Possiamo notare, attraverso l’esperienza di tutti i giorni, che spesso non ascoltiamo il nostro interlocutore; con ciò si intende che lo ascoltiamo con l’organo di senso, ma non con una reale attenzione verso quello che ci sta dicendo, verso il contenuto, soprattutto se il contenuto è problematico o complesso.
Nel mondo greco si usava un termine per definire l’orientamento e l’interesse verso la verità delle cose, questo termine è “parresia”, da pan che vuol dire tutto e rhema che significa ciò che vien detto. Parresia, sostanzialmente, significa dire tutto obiettivamente, di conseguenza si denota la questione dell’autorevolezza etica di chi la esercita; quindi si coglie l’importanza per il singolo e la società che ci siano individui che dicano la verità, questione che implica anche il problema di come fare per riconoscerli e che trova, come sosteneva Foucault, l’esempio emblematico in Socrate. La parresia non era una correttezza formale del discorso, ma “il diritto-dovere di dire la verità, privo di elementi retorici, persuasivi o ambigui”; in una battuta: la libertà di parola nella franchezza dell’onestà.
L’assenza del principio di verità si manifesta nel fazionismo, nelle tifoserie di parte. Emblematico è lo scenario politico, infatti in politica, quella fatta male, non vincono le idee, ma gli slogan. Anche i mass-media, chi più chi meno, assumono un atteggiamento similare, solo che lo esprimono con l’attirare l’attenzione, col sensazionalismo, poiché attirano la nostra attenzione non badando sempre alla veridicità delle cose. Anche l’informazione oggi dovrebbe essere guidata dalla parresia, dal principio di verità. Bauman sosteneva che l’uomo ha ceduto un po’ di libertà per avere maggiore sicurezza. Questo significa che, se col tempo acquisiremo e vorremo maggiore libertà, essendo questa in rapporto con la sicurezza, una maggiore libertà ci espone di più, ci rende più vulnerabili; ciò significa che la libertà dobbiamo meritarla e la meritiamo quando la sappiamo gestire, se siamo responsabili soprattutto nei confronti dell’altro e del contesto che abitiamo.
La libertà si costruisce con l’altro, non sull’io, non sulla soggettività (ego). La realtà si costruisce col noi; è questo il fondamento della responsabilità. La realtà è il luogo dove accadono le costruzioni di relazioni, come sostiene il filosofo Floridi; è il luogo semantico dove ritagliamo significati. Ciò significa che, essendo il luogo semantico dove possiamo decidere che tipo di relazioni edificare, possiamo costruire relazioni libere o non libere (fenomenologia dei possibili). Quando parliamo di costruzione semantica (di significati) della realtà e di rapporti liberi, nel nostro linguaggio, nelle nostre intenzioni, nel nostro comportamento, dobbiamo necessariamente essere spinti dal principio di verità (parresia), dal momento che solo con la volontà comune di verità si possono creare relazioni autentiche, ovvero onestamente veritiere. Dove non c’è relazione libera, ovvero autentica (parresia), il resto si definisce come il luogo di mala intenzionalità, della faziosità e del dominio della manipolazione. Per ampliare il discorso, come sosteneva sapientemente Tommaso D’Aquino: “il male è assenza di bene”. La relazione veritiera, libera, autentica, si verifica quando non c’è intenzione di prevaricare sull’altro, ma di cercare sinceramente con l’altro la verità delle cose, la soluzione reciproca del problema, in quanto ci si viene incontro e ci si sostiene per cercare insieme compromessi non dannosi per tutte le parti e non solo per quelle direttamente coinvolte nella contrattualità o nel dialogo.
Il principio di parresia, che fa da spinta, da polo attrattivo e da guida, permette quindi di costruire relazioni autenticamente libere; in quanto la libertà, come la verità, non è un luogo o una cosa detenuta da un soggetto o più soggetti, ma è l’atto stesso in cui accade la relazione.
Se ritieni che un percorso di mentoring filosofico potrebbe esserti utile o pensi che potrebbe fare al caso di qualcuno, clicca qui
Se ritieni che l’articolo possa essere di interesse per altri, condividilo. Puoi anche iscriverti gratuitamente al canale YouTube cliccando direttamente qui, attivando la campanella delle notifiche.